Promuovere la prevenzione, la diagnosi tempestiva, la presa in carico del paziente anche al fine di ridurre le discriminazioni; favorire adeguate politiche di intersettorialità; rendere omogenea l’assistenza, prestando particolare attenzione alle diseguaglianze sociali e alle condizioni di fragilità o di vulnerabilità sociosanitaria.
Sono alcuni obiettivi del progetto regionale di Rete integrata per le demenze, che compie un importante passo in avanti con l’inaugurazione del primo centro pubblico in Basilicata per l’Alzheimer, presso l’Ospedale distrettuale di Venosa. La struttura, che si intende qualificare come centro di eccellenza, è stata inaugurata oggi 30 ottobre dall’assessore regionale alle Politiche della Persona, Flavia Franconi e dal governatore lucano, Marcello Pittella.
Alla cerimonia sono intervenuti anche il vescovo della Diocesi di Melfi-Rapolla-Venosa, monsignor Gianfranco Todisco ed il Sottosegretario di Stato del Ministero della Salute, Vito De Filippo. Il Nucleo Alzheimer di Venosa è dedicato ad un’utenza prettamente lucana, con dieci posti residenziali (destinati a pazienti affetti da Alzheimer nella fase centrale e con disturbi psico-comportamentali) ed altrettanti semi-residenziali, per le persone che vivono ancora in un momento iniziale della patologia. Nelle immediate vicinanze della struttura è stato realizzato un Giardino Alzheimer protetto, dove i pazienti potranno praticare il giardinaggio e restare all’aria aperta.
La scelta dell’ospedale distrettuale di Venosa non è stata presa a caso, anche perché già da 15 anni la struttura è sede del Nucleo di Valutazione Alzheimer, che continuerà la sua attività di controllo della patologia sul territorio. Particolare attenzione, naturalmente, è stata data da Regione Basilicata ed Asp alla formazione del personale che darà l’assistenza agli ospiti del Nucleo.